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TRADING

Navigando sul web avrai sicuramente visto o sentito parlare almeno una volta di Trading Online. Sicuramente ti sarai chiesto se il Trading Online sia una vera opportunità di guadagno o il solito scam del momento.

Il Termine Trading indica un'attività a carattere speculativo che permette di trarre profitto o perdita dall'oscillazione dei mercati.

Il Trading Online invece ti permette di investire nei mercati finanziari tramite strumenti informatici desk o mobile.

Molte persone si cimentano in quest'attività non consapevoli di cosa sia. Per evitare che anche tu commetta quest'errore,leggi il mio approfondimento in maniera tale da avere uno screening completo sul Trading Online.

Lo scopo di quest'attività consiste nell'acquistare o vendere titoli finanziari attraverso un software (Piattaforma di Trading). Le società che offrono le varie piattaforme di trading esistenti sono dette Broker. 

I broker sono società esistenti da tantissimo tempo ma solo grazie alla diffusione del web sono ora accessibili in maniera semplice.

L'attività del Trading Online consiste nella compravendita di strumenti finanziari , la quale è pero soltanto simbolica. Infatti ciò che si va a fare su una piattaforma di trading è il commercializzare il prezzo di un determinato titolo finanziario. Se quest'ultimo salirà o scenderà. I titoli finanziari offerti dai broker sono molteplici : CFD - METALLI - CRIPTOVALUTE.

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Il mercato dei cambi, a differenza di altri mercati finanziari, ha una particolarità unica utilizzato dai market maker per invogliare gli investitori ad operare: nessun tassa o costo di cambio, dati gratuiti e, cosa migliore di tutte, nessuna commissione. Nel capitolo precedente abbiamo già sottolineato che tale vantaggio deve essere ben compreso perché quando si tratta di valutare i costi è opportuno sapere che questi dipendono da aspetti dell’operatività come la frequenza, le ratio e i dati statistici riferiti alle prestazioni.

Fondamentalmente esistono tre tipologie di commissione utilizzate dai Broker Forex e CFD:

  • spread fisso

  • spread variabile

  • commissione calcolata su una percentuale di spread

Solo un rapido promemoria: il differenziale o spread, di solito calcolato in pip, è la differenza tra il prezzo di acquisto e il prezzo di vendita.

Quindi, quale è la scelta migliore?

Da un lato, si potrebbe pensare che lo spread fisso sia la scelta giusta perché si sa esattamente cosa aspettarsi. D’altra parte, si potrebbe pensare di aver fatto un buon affare pagando uno spread variabile ma inferiore.

Prima di tutto, è opportuno tener presente che l’affare migliore è la scelta di un broker affidabile, ben capitalizzato, con solidi rapporti con le grandi banche di cambio e in grado di fornire la liquidità necessaria per operare bene. In secondo luogo, è necessario calcolare l’impatto di tutte le possibili tabelle di commissioni applicabili sul proprio modello di trading per conoscere quella più favorevole.

Alcuni broker Forex non prevedono una commissione e il loro guadagno deriva dallo spread. Più basso è il numero di pip richiesti dal broker per operare, ipoteticamente maggiore è il profitto che otterrà il trader. Il confronto tra gli spread di pip di una mezza dozzina di broker rivelerà diversi costi di transazione.

Nel caso di un broker che offre uno spread variabile, è possibile prevedere uno spread che può a volte scendere a 1 pip o salire a 7 pip sulle principali coppie di valute, a seconda del livello di volatilità del mercato.

Mentre i market makers offrono ai clienti prezzi di compravendita durante tutto l’arco della giornata, questi prezzi possono essere calcolati su base fissa, nel senso che non subiscono variazioni durante il giorno. Ma possono anche utilizzare un sistema dinamico di spread e quindi i prezzi possono variare in base alla liquidità di alcune coppie di valute.

La mancanza di liquidità nei mercati o condizioni di mercato molto volatile possono obbligare il broker ad applicare uno slittamento (slippage) sul prezzo. Lo slippage, chiamato anche “requote”, si verifica quando l’operazione è eseguita con un prezzo diverso da quello offerto dal cliente, finendo per pagare più pip rispetto allo spread medio. Questo è forse un costo che non si desidera sostenere se si fa trading di brevissimo termine o se si opera quando vengono pubblicate le notizie finanziarie.

È una buona idea chiedere al broker come gestisce le tempistiche delle notizie di mercato e se ha suggerimenti per proteggere i propri clienti dallo slippage. Si può decidere di effettuare operazioni con spread fisso: anche se sono mediamente un po’ più alte ricevono in cambio un’esecuzione immediata degli ordini al prezzo desiderato.

Alcuni broker offrono anche la possibilità di scegliere uno spread fisso o variabile.

Altri broker, come i Broker ECN, possono far pagare una piccola commissione, di solito nell’ordine dei due decimi di un pip. Il pagamento di una piccola commissione dipende da quali altri servizi il broker offre. Ad esempio, il broker può trasmettere gli ordini ad un ampio conglomerato di market maker. È possibile scegliere un broker con questo tipo di offerta se si cercano spread molto stretti che si possono ottenere solo da investitori più grandi.

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